(Teleborsa) -
La banca centrale ha promesso di
immettere 1.200 miliardi di yuan (174 miliardi di dollari)
di liquidità sui mercati azionari mediante operazioni
pronti contro termine alla riapertura dei mercati azionari. Ciò si è tradotto anche in un
taglio dei tassi, con un rendimento dell'asta a 7 giorni al 2,4% e dell'asta a 14 giorni al 2,55%. Dal momento, però, che
oggi venivano a maturare titoli per oltre 1.000 miliardi di yuan, ciò implica una
iniezione netta di 150 miliardi.
L'iniezione si è resa necessaria per attenuare il
prevedibile scossone sulle borse alla riapertura delle trattazioni, dopo lo scoppio dell'
epidemia di Coronavirus e dopo la chiusura di una settimana per la festività del Capodanno. Grazie a questa immissione, la liquidità del sistema bancario risulterà
900 miliardi di yuan in più rispetto al pari periodo del 2019.
La People's Bank of China ha detto che userà
vari strumenti di politica monetaria, per garantire un'ampia liquidità e per sostenere le società maggiormente colpite dal virus.
Intanto,
lo yuan si è indebolito sui mercati valutari, soprattutto verso il dollaro, con il quale ha
sfondato quota 7, attestandosi a 7,0049 (+0,99%). Il consueto
fixing giornaliero della Banca centrale cinese intanto ha fissato il cambio a
6,9249, con un indebolimento del renminbi di 373 punti base.