(Teleborsa) -
Il CNEL lancia una consultazione pubblica sul tema della sicurezza stradale e sulla
riforma del Codice della Strada. L’iniziativa, attraverso la compilazione di un
questionario online, è indirizzata a
tutti i cittadini, con particolare riferimento ai
giovani e agli iscritti a tutte le organizzazioni sociali e produttive del Paese, ed è sostenuta dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dal Ministero dell’Istruzione e dall’Associazione Nazionale Presidi, per una più capillare attività di sensibilizzazione verso i giovani.
Sono stati individuati alcuni
ambiti tematici: la cultura stradale; le condizioni di rischio; la sicurezza dei mezzi; la sicurezza delle infrastrutture; i controlli. Ciascun ambito di riferimento è raffinato in 19 raggruppamenti concettuali di secondo livello, chiamati attributi per un totale di
65 domande. La consultazione, seconda in ordine di tempo ad essere predisposta dopo quella sul futuro dell’Europa, si inserisce in un piano più ampio di attività che ha già portato al deposito e al conseguente annuncio, in Aula alla Camera, di
3 proposte di legge per accelerare la riforma del Codice della Strada e un quaderno scientifico curato dal prefetto Roberto Sgalla, già direttore centrale delle specialità della Polizia di Stato.
Sul fronte della sicurezza stradale, all'Italia resta
poco più di un anno per la
riduzione del numero di morti per incidente stradale sotto la soglia di 2000, come previsto dal Piano UE 2010-2020. Obiettivo già mancato nel decennio precedente quando dalle norme comunitarie era prevista la riduzione del 50% delle morti da incidente stradale mentre in Italia si è attestata intorno al 42%. Nel nostro Paese,
nel 2018, si sono registrati 3.334 morti e 242.919 feriti. Nei primi 9 mesi del 2019 gli incidenti stradali mortali sono aumentati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo gli ultimi dati di Polizia e Carabinieri, dati parziali ma tendenzialmente confermati dall’Istat nel rapporto annuale.