Facebook Pixel
Milano 18-nov
33.758 0,00%
Nasdaq 18-nov
20.539 +0,71%
Dow Jones 18-nov
43.390 -0,13%
Londra 18-nov
8.109 0,00%
Francoforte 18-nov
19.189 -0,11%

Brexit, Johnson: "Al voto il 12 dicembre"

Il premier intenzionato a dare più tempo al Parlamento per la ratifica dell'accordo ma solo con il sì alle elezioni anticipate prima di Natale

Economia, Politica
Brexit, Johnson: "Al voto il 12 dicembre"
(Teleborsa) - Boris Johnson darà più tempo al Parlamento inglese per discutere e approvare l'accordo sulla Brexit siglato con Bruxelles, a patto che le opposizioni accettino di convocare elezioni generali anticipate in Gran Bretagna per il prossimo 12 dicembre.

A dirlo è lo stesso premier britannico intervistato dalla BBC dopo una riunione del Consiglio di gabinetto. Secondo il leader conservatore sarebbe "un ottimo affare" per l'opposizione, in particolare per i laburisti, con cui ha assicurato di voler lavorare per arrivare a un'intesa condivisa.

"Temo che i nostri amici dell'UE risponderanno alla richiesta del Parlamento concedendo una proroga, che in realtà non voglio affatto", ha spiegato il premier, specificando che la sua "opzione preferita" sarebbe un breve rinvio della Brexit "tra il 15 o 30 novembre".

Consapevole che Bruxelles molto probabilmente concederà la proroga fino al 31 gennaio 2020, Johnson si è dichiarato disposto a "essere ragionevole con il Parlamento" e a concedere "più tempo per studiare questo eccellente accordo", a patto di acconsentire alle "elezioni generali anticipate il 12 dicembre".

In attesa della risposta del Parlamento, il premier incassa il sì della Camera dei Comuni che ha approvato senza emendamenti significativi i contenuti del Queen's Speech, ossia le linee del programma di governo letto dalla Regina secondo tradizione a Camere riunite.

I sì sono stati 310, i no 299. Subito dopo il ministro Jacob Rees-Mogg, Leader of the House, ha formalizzato la presentazione per lunedì di una mozione per la convocazione di elezioni il 12 dicembre, ma l'opposizione laburista per ora ha preso tempo.

Nel frattempo, anche l'Europa si sta muovendo. In mattina, la Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo ha esaminato lo stato dei lavori sulla Brexit, chiedendo al presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, di accettare la richiesta di un'ulteriore proroga al 31 gennaio 2020. "Questa estensione consentirà al Regno Unito di chiarire la propria posizione e al Parlamento europeo di esercitare correttamente il proprio ruolo", ha sottolineato il presidente del Parlamento UE David Sassoli.
Condividi
```