(Teleborsa) -
La Manovra non piace alla Commissione europea e neanche ad
Austria ed
Olanda, pronte ad appoggiare una procedura d'infrazione contro l'Italia.
Così hanno risposto le due nazioni europee alla
scelta del Governo gialloverde di non modificare le cifre fondamentali della Legge di bilancio. Le previsioni di deficit e crescita restano invariate: confermato al 2,4% il disavanzo ed all'1,5% il PIL. A variare solo la cifra sulle dismissioni pubbliche, grazie alle quali entreranno circa 18 miliardi di euro.
"L'Austria sarebbe pronta ad appoggiare una possibile procedura da parte della Commissione europea" - ha anticipato il ministro delle Finanze dell'Austria
Hartwig Loeger, spiegando che "non si tratta di un affare italiano interno, ma di un affare europeo".
Dello stesso avviso l'Olanda, con il ministro delle Finanze
Wopke Hoekstra deluso dalla risposta italiana a Bruxelles. "Le finanze pubbliche italiane sono sbilanciate ed i piani del governo non porteranno ad una robusta crescita economica. Questo budget è una violazione del Patto di stabilità e crescita. Sono profondamente preoccupato. Ora sta alla Commissione europea fare i passi successivi".
Il verdetto Ue è atteso per il 21 novembre prossimo.
(Foto: Lukasz Kobus - © Unione Europea)