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Conte: "L'euro è irrinunciabile, vogliamo solo dialogo"

Così il Presidente del Consiglio in un post su Facebook

Economia
Conte: "L'euro è irrinunciabile, vogliamo solo dialogo"
(Teleborsa) - Giuseppe Conte tenta di calmare il panico sui mercati ribadendo che l'Italia non ha alcuna intenzione di lasciare l'euro. "L’Italia è un Paese fondatore dell’Unione Europea e dell’Unione Monetaria e ci tengo a ribadirlo: l’euro è la nostra moneta ed è per noi irrinunciabile. Qualsiasi altra dichiarazione che prospetti una diversa valutazione è da considerarsi come una libera e arbitraria opinione che non ha nulla a che vedere con la politica del Governo che presiedo, perché non contemplata nel contratto posto a fondamento di questa esperienza di governo. Stiamo ultimando i dettagli di una manovra seria e coraggiosa, volta a sostenere la crescita nel segno dello sviluppo sostenibile e dell’equità sociale" ha scritto il Presidente del Consiglio su Facebook.

Si tratta, questa, di una risposta velata a quanto dichiarato dal Presidente della Commissione bilancio alla Camera, Claudio Borghi, sui vantaggi per l'Italia di una propria moneta.

Conte ha poi spiegato che il pacchetto di misure che il Governo sta mettendo a punto "intende coniugare equità ed efficienza, perché all’introduzione di uno strumento fondamentale contro la povertà come il reddito di cittadinanza si accompagnano profonde riforme strutturali del mercato del lavoro, come la riforma dei centri per l’impiego, e misure fondamentali per dare impulso agli investimenti come la semplificazione del codice degli appalti, la deburocratizzazione della P.A. e la riforma del codice civile e del processo civile. Inoltre - ha aggiunto - riformiamo il sistema fiscale alleggerendo la pressione per i professionisti e per le imprese che investono ed assumono, aiutandole a progettare e a costruire il proprio futuro".

"Abbiamo poi predisposto il più grande piano di investimenti della storia italiana, ampliando di 15 miliardi nei prossimi tre anni lo stanziamento di 38 miliardi già previsto per i prossimi quindici anni - prosegue il Premier. Vogliamo dare al Paese infrastrutture moderne e sicure, rendendolo un laboratorio permanente di innovazione e sviluppo. Tutto il governo, compatto, è al lavoro con questo obiettivo".

Conte ha infine ribadito: "Noi rispettiamo le nostre prerogative sovrane e rispettiamo altresì le Istituzioni dell’Unione Europea che abbiamo contribuito a fondare e che rimane la nostra casa comune. Ci avviamo a dialogare con le Istituzioni europee con serenità e rispetto dei ruoli, fiduciosi di poter dimostrare, carte alla mano, la bontà del lavoro sin qui fatto".

Le parole del numero uno di Palazzo Chigi sembrano aver lievemente calmato la fuga degli investitori dall'azionario italiano, che si è allontanato dai minimi.



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