(Teleborsa) -
Sono "spariti" in 50, forse di più. Tutti migranti maggiorenni, affidati all'assistenza della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) che col suo intervento peraltro richiesto dallo stesso Ministro e vice Premier Salvini aveva "sbloccato"" la sconcertante vicenda che aveva raggiunto il paradosso.
Ma un bilancio preciso ancora non c'è e del resto potrebbe aumentare in ogni momento.
Parliamo di
parte dei 177 migranti protagonisti a bordo della nave "Diciotti" della sconcertante Odissea nel Mediterraneo prima e nel porto di Catania poi, e successivamente per la maggior parte
trasferiti nel centro "Mondo Migliore" della Caritas, a Rocca di Papa, nei Castelli romani.
L'annuncio giunge dal Viminale, da parte dei due Sottosegretari all'Interno Stefano Candiani e Nicola Molteni.
Immediata l'ironia di Salvini: "Erano così bisognosi di avere protezione, vitto e alloggio, che hanno deciso di allontanarsi e sparire! Ma come, non li avevo sequestrati?".
Le prime due "sparizioni" sarebbero avvenute
in porto nell'immediatezza dello sbarco. Poi altri, alla spicciolata, e il gruppo più consistente appunto da Rocca di Papa. Si tratta di "allontanamento volontario, non fuga. Si fugge da uno stato di detenzione e non è questo il caso",
è il commento del Direttore della Caritas Italiana, Don Francesco Soddu.
"Queste persone - spiega il prelato - davanti ad una situazione di affidamento o
prima o dopo avrebbero potuto scegliere di allontanarsi volontariamente perché la struttura che li accoglie non ha il compito di trattenerli".
"È un atto gravissimo - dichiara il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli - ed ho pensato all'Ue e alle sue responsabilità. Se l'Ue avesse condiviso la gestione non sarebbe accaduto. È l'esempio che il problema migratorio non può essere gestito solo dall'Italia".