(Teleborsa) - Il possibile ammorbidimento della politica protezionistica di Donald Trump non sembra aver rasserenato l'Unione Europea.
Ieri, 8 marzo, il Presidente statunitense ha firmato il via libera ai dazi su alluminio e acciaio esentando, come da attese, Canada e Messico. Inoltre l'inquilino della Casa Bianca ha chiesto al capo dei negoziati sul commercio, Robert Lighthizer, di valutare la possibilità di escludere anche altre economie.
Oggi la responsabile commerciale dell'UE,
Cecilia Malmstrom,
ha fatto appello agli States affinché escludano l'UE dalla politica dei dazi.
"Abbiamo condiviso con i nostri partner americani le preoccupazioni sulla sovra produzione del settore dell'acciaio, ma questo non è il modo giusto di affrontare il problema" ha dichiarato durante una conferenza stampa a Bruxelles, aggiungendo: "
contiamo di essere esclusi dal provvedimento perché siamo amici, alleati, lavoriamo insieme e non possiamo essere una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti".
Forte preoccupazione ma anche cautela nella risposta dalla Cancelliera della Germania,
Angela Merkel: "Guardiamo con preoccupazione al rialzo dei dazi su alcuni prodotti", ha affermato durante una conferenza stampa a Monaco.
Più dura la Francia: "Una guerra commerciale farà solo perdenti", ha affermato il ministro dell'Economia,
Bruno Le Maire dal suo profilo
Twitter. "Assieme ai nostri partner europei, valuteremo le ricadute per le nostre imprese e le misure di risposta da adottare" ha poi aggiunto.