(Teleborsa) -
Con il +1,1% di crescita attesa nel 2017 "registreremo quattro anni di crescita consecutiva". tuttavia che "il livello di crescita non ci entusiasma, non possiamo dirci soddisfatti". Parola di ministro dell'Economia,
Pier Carlo Padoan che lo ha dichiarato in occasione di un'audizione sul
DEF (
Documento di Economia e Finanza) alle commissioni Bilancio riunite di
Camera e Senato.
Padoan ha spiegato che l'andamento recente dell'economia italiana è "incoraggiante". La crescita "ha ripreso slancio nella seconda metà del 2016 grazie a un balzo della
produzione industriale e, dal lato della domanda, a un'accelerazione di investimenti ed esportazioni. Il 2017 sembra essere cominciato col piede giusto", ha sottolineato il
Ministro. "Gli indici di fiducia delle imprese italiane - ha aggiunto - sono saliti notevolmente durante il primo trimestre, toccando a marzo il livello più alto dal 2007 per quanto riguarda l'industria".
In questo contesto, il titolare del dicastero di via XX Settembre ha specificato che "un rallentamento o una inversione della politica di consolidamento sarebbe controproducente, soprattutto se i mercati imputassero a questa attitudine un rischio più elevato, che si tradurrebbe in tassi più alti e pertanto in un aumento del costo del servizio del debito". Il Ministro ha sottolineato "nella legge di bilancio verrà evitato l'aumento dell'IVA". "Il governo si e' impegnato a intervenire con la prossima legge di bilancio per modificare la previsione di incremento delle imposte e sostituirla con altre misure, sul lato delle spese e sul lato delle entrate".
Padoan è del parere che "occorre un aggiustamento di bilancio graduale, poiché "se accelerassimo la contrazione del deficit oltre il ragionevole, rischieremmo di colpire la ripresa".
Non poteva mancare da parte del Ministro un accenno al mercato del lavoro.
Padoan ha spiegato che "il tasso di disoccupazione resta inaccettabilmente elevato tra i più giovani. Il livello di crescita conseguito non ci entusiasma. Non ci possiamo dire soddisfatti". Per cambiare questo quadro, la ricetta del ministro è "coniugare una politica di bilancio orientata alla crescita tramite la riduzione del carico fiscale e il sostegno agli investimenti con un programma di riforme strutturali. Ciò deve essere perseguito in un contesto di debito che deve calare con decisione, invece di continuare a crescere come è avvenuto in passato".