(Teleborsa) -
Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia ha approvato il nuovo Piano industriale atteso da tempo. La riunione del Cda, che si è tenuta a Roma presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, si è protratta per oltre sette ore. Il management dell'azienda incontrerà il Governo nella giornata di domani giovedì 16 marzo.
Il nuovo Piano in industriale
prevede un taglio dei costi per un miliardo di euro e un aumento dei ricavi del 30% entro il 2019, per tornare all'utile entro fine 2019. In ogni caso il finanziamento del piano da parte degli azionisti è subordinato all'approvazione dei sindacati sul nuovo contratto di lavoro, in particolar modo per quanto riguardo gli esuberi dei personale che ammonterebbe intorno alle 2000 unità. Saranno inoltre "messi a terra" 20 aerei di medio raggio insieme all'adozione di un nuovo modello di business.Il Cda ha cooptato al suo interno il manager Luigi Gubitosi in sostituzione del dimissionario Roberto Colanino. Gubitosi, come si sa,
assumerà la presidenza operativa di Alitalia una volta approvato il finanziamento del Piano industriale. Luca Cordero di Montezemolo, di cui da settimane sono annunciate le dimissioni, rimane così per il momento al suo posto di Presidente senza deleghe.
Montezemolo dovrebbe comunque rimanere a far parte del Consiglio di Amministratore di AZ. Luigi Gubitosi, al contrario del suo predecessore, disporrà invece di alcune deleghe che lo renderanno appunto "operativo", per affiancare nel lavoro l'Amministratore delegato Cramer BallDa parte sua, al termine del Cda,
l'Ad Cramer Ball ha dichiarato: "Con l'approvazione della seconda fase del piano industriale possiamo accelerare il rilancio di Alitala. Nella prima fase abbiamo ricostruito il brand e fatto importanti investimenti nella formazione del personale e nelle nuove tecnologie; progressi che ci permetteranno ora di proseguire lungo il percorso necessario di profondo cambiamento".
"L'industria del trasporto aereo - ha aggiunto Ball- è in continua evoluzione ed è caratterizzata da una concorrenza spietata: solo un cambiamento radicale potrà ridare un futuro alla nostra compagnia.
Per questo dobbiamo trasformarci in un'azienda dinamica che possa attrarre il maggior numero possibile di clienti, compresi quelli ormai abituati alle offerte dei vettori low cost. Sono fiducioso che la prossima fase del piano industriale rappresenterà il passo indispensabile di cui abbiamo bisogno a condizione che tutte le parti interessate facciano la loro parte".