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Trump attacca Germania e Euro e nomina il conservatore Gorsuch alla Corte Suprema

La politica del nuovo Presidente fa discutere sia sul fronte interno che in politica estera. Il filo conduttore è nessuna "via di mezzo": un ultra conservatore alla Corte Suprema, la revoca su due piedi del ministro della Giustizia di Obama, le accuse alla politica commerciale "sleale" di Angela Merkel

Economia, Politica
Trump attacca Germania e Euro e nomina il conservatore Gorsuch alla Corte Suprema
(Teleborsa) - Cresce la tensione negli Stati Uniti con l'avvio del mandato dell'ex finanziere Donald Trump, che non ha perso tempo, mettendo in atto le promesse fatte in campagna elettorale su protezionismo ed immigrazione. Fra i primi atti la costruzione del muro al confine con il Messico, ed il blocco delle immigrazioni dai Paesi islamici, vicende che hanno fatto infuriare l'opinione pubblica americana ed internazionale.

Anche l'ultimo atto "ufficiale" del nuovo inquilino della Casa Bianca farà sicuramente discutere: la nomina di un ultra conservatore, Neil Gorsuch, a capo della Corte Suprema, in sostituzione del defunto giudice Antonin Scalia.

A 49 anni, Gorsuch si candida per un record, quello di essere il più giovane giudice della Corte Suprema nell'ultimo quarto di secolo. Il suo curriculum è di tutto rispetto: ha studiato alla facoltà di legge ad Harvard assieme a Barack Obama e vanta una collaborazione negli studi legali più blasonati d'America, oltre ad una carriera emergente nel decimo circuito d'appello federale di Denver. Seppur molto giovane ed originale, il nuovo giudice supremo è un conservatore a tutti gli effetti, che sposa molte idee care alla destra, contro l'aborto, le regolamentazioni e cosi via.

La sua nomina da parte del neoeletto Presidente appare ancor più sorprendente che si considera che, solo il giorno prima, Trump aveva "licenziato" il ministro della Giustizia reggente, Sally Yates, nominata da Obama, rea di aver criticato ed essersi opposta alla politica anti-immigrazione dell'ex tycoon della finanza. Al suo posto ha messo Dana Boente, in carica sino all'investitura del nuovo ministro della Giustizia. Anche questo atto ha fatto gridare allo scandalo, tanto che lo stesso Obama ha sollevato "vizi costituzionalistici" e la leader dei democratici alla Camera, Nancy Pelosi, ha parlato di una "politica aggressiva e sbilanciata" del nuovo Presidente.

Ma Trump non ha pestato i piedi solo negli Stati Uniti, la sua politica estera è decisamente "sopra le righe" e non risparmia proprio nessuno.

E' di ieri il duro attacco alla Germania sferrato dal consigliere economico di Trump, Peter Navarro, che ha accusato Berlino di aver svalutato di proposito l'euro per fini commerciali a danno dei partner commerciali della Germania e dell'UE. Il capo del Consiglio per il Commercio del nuovo Presidente ha addirittura definito l'euro "un marco travestito" ed ha attaccato la Germania anche per l'insabbiamento del TTIP, il trattato commerciale di libero scambio molto favorevole agli USA.

E l'effetto Trump si è sentito sul mercato valutario, dove l'euro ieri si è apprezzato velocemente, arrivando a 1,08 USD, anche per effetto dei dati sull'inflazione UE pubblicati in mattinata.
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