(Teleborsa) -
Le dimissioni annunciate dal Premier Matteo Renzi e
messe in stand-by dal Capo dello Stato Mattarella, in attesa dell'approvazione della finanziaria, hanno già aperto il
toto nomine per il successore del Premier, che dovrà traghettare il Paese a nuove elezioni per un periodo più o meno lungo.
Il Presidente Mattarella ha già chiarito che
vuole una legge elettorale diversa, prima di andare a nuove elezioni, quindi il successore potrà rimanere per un periodo più o meno lungo a secondo del tempo che richiederà la modifica dell'Italicum. In ogni caso, il Premier dimissionario ha auspicato la creazione di un
"governo di unità nazionale", che goda della più ampia adesione possibile.
Nella rosa dei nomi dei successori si sono fatti i nomi del Ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan e del Presidente del Senato
Pietro Grasso.
Se il primo viene favorito per l'essere uno dei "tecnici" più quotati e graditi a Palazzo Chigi, ma anche per la sua carriera di l8ungo corso nel campo dell'economia (è stato anche a capo dell'OCSE), l'attuale Presidente del Senato è considerato un uomo di alto profilo, simbolo della lotta alla mafia e una garanzia di imparzialità.
Fra i papabili vi sono anche
alcuni ministri del governo Renzi: il ministro delle infrastrutture
Graziano Delrio, quello dei Beni Culturali
Dario Franceschini, quello degli Esteri
Paolo Gentiloni e quello dello Sviluppo
Carlo Calenda.