(Teleborsa) - Il Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella ha accolto con riserva le dimissioni presentate dal Premier Matteo Renzi, all'indomani del
referendum costituzionale che ha bocciato la riforma costituzionale.
Il Capo dello Stato ha infatti chiarito che accetterà le dimissioni solo
dopo l'approvazione della Manovra. Una decisione largamente attesa ed anticipata da fonti del governo già prima che Renzi si recasse al Quirinale.
Mattarella ha espresso le sue preoccupazioni ed ha ribadito la
necessità di completare nel più breve tempo possibile l'iter parlamentare della Manovra, che
ha già ottenuto il via libera della Camera e deve ora passare al Senato. Si prospetta
un'approvazione "lampo".
"Il Presidente della Repubblica - si legge nella nota del Colle - considerata la necessità di completare l’iter parlamentare di approvazione della Legge di bilancio, onde scongiurare i rischi di esercizio provvisorio, ha chiesto al Presidente del Consiglio di soprassedere alle dimissioni per presentarle al compimento di tale adempimento".
Una esigenza quanto mai sentita alla luce degli impegni assunti con l'UE e delle
pressioni esercitate dagli altri ministri europei, riuniti ieri 5 dicembre per l'Eurogruppo ed oggi 6 dicembre per l'Ecofin. Per ovvi motivi,
il Ministro Padoan non ha potuto partecipare, essendo impegnato al Consiglio dei Ministri, che ha preceduto la salita di Renzi al Colle. La Commissione europea però
ha chiesto all'Italia misure aggiuntive ed avvertito che la Legge di bilancio potrebbe incorrere in una bocciatura.
La tempistica prevede una approvazione rapida della Manovra, presumibilmente entro venerdì 9 dicembre, e le successive dimissioni di Renzi.