(Teleborsa) -
Seduta in frazionale ribasso per Piazza Affari. La borsa di Milano che è stata
ostaggio della volatilità limita le perdite.
Le
dimissioni del Premier Matteo Renzi dopo la
vittoria del NO al referendum costituzionale non hanno portato dunque al panic selling.
Chiusura con il segno più per i principali listini europei dopo le rassicurazioni giunte da
S&P che ha spiegato che non c'è impatto immediato sul rating dell'Italia.
Torna a salire lo
spread, attestandosi a 168 punti base in salita di 5 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 2,02%. Seduta in lieve rialzo per l'
Euro / Dollaro USA che avanza a quota 1,072.
Vendite diffuse sull'
oro, che continua la giornata a 1.165,2 dollari l'oncia.
Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 52,06 dollari per barile. Tra i mercati del Vecchio Continente in evidenza
Francoforte che mostra un fortissimo incremento dell'1,63%. Resiste alle vendite
Londra che segna un piccolo aumento dello 0,24%. Denaro su
Parigi che registra un rialzo dell'1%.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, incandescente
Fiat Chrysler Automobiles che vanta un incisivo incremento del 4,58%. In primo piano
Saipem che mostra un forte aumento del 3,89%. Decolla
Finmeccanica con un importante progresso del 3,72%. In evidenza
Moncler che mostra un incremento del 2,02%.
Offerte le banche. I più forti ribassi si verificano su
Banca Popolare di Milano che chiude la seduta con un -7,91%. In caduta libera
Banco Popolare che affonda del 7,44%. Pesante
Unicredit che segna una discesa di 3,36 punti percentuali. Seduta drammatica per
Mediobanca che crolla del 4,24%.
Fa male anche
MPS -4,21%. La banca senese,
positiva in avvio, sembrerebbe
propensa a mettere in stand by il piano di ricapitalizzazione.