(Teleborsa) - "Il Piano industriale a cinque anni di
Falck Renewables mira a cogliere le significative opportunità di mercato nel settore delle energie rinnovabili, offrendo allo stesso tempo rendimenti sostenibili per i nostri azionisti", ha dichiarato
Toni Volpe, Amministratore Delegato di Falck Renewables. "È il risultato di un rigoroso processo in cui abbiamo esaminato con attenzione lo scenario del settore delle energie rinnovabili, i nostri punti di forza e le aree di miglioramento, per generare valore a lungo termine. Nel corso dei prossimi cinque anni, capitalizzeremo i punti di forza e di vantaggio di Falck Renewables al fine di raggiungere obiettivi operativi e finanziari sfidanti ma del tutto realistici. Questo è un momento straordinario di opportunità per Falck Renewables, e tutta la nostra squadra è entusiasta di concorrere a consegnare alla Società un futuro molto promettente”.
Nel nuovo Piano sono previsti investimenti cumulati per 702 milioni di euro volti a raggiungere una capacità installata di oltre 1.300MW entro il 2021. Gli investimenti saranno sostenuti dall'elevata generazione di cassa operativa e dalla solidità patrimoniale e liquidità del Gruppo. In particolare, il Piano di crescita potrà far leva sul suo track record nell’ottenimento di project financing e di linee di credito a condizioni favorevoli.
L'indebitamento finanziario netto passerà dai 618 milioni di euro previsti a fine 2016 ai 626 milioni di euro a fine 2017 e a circa 941 milioni alla fine del 2021, con un rapporto di PFN/EBITDA che rimarrà costantemente al di sotto del 5x per l’intero orizzonte di Piano e un rapporto debt/equity previsto costantemente al di sotto del livello di 2x.
Dal punto di vista economico-finanziario, il Piano prevede di raggiungere un EBITDA di circa 132 milioni di euro nel 2017, in ulteriore crescita a 201 milioni di euro (CAGR 11%) nel 2021. Questa performance è guidata da: i) l'aumento della capacità installata, ii) i risultati ottenuti dallo sviluppo di nuovi business, iii) i miglioramenti attesi in termini di efficienza operativa e aumento della produzione dei singoli impianti.
Il Piano prevede una chiara politica dei dividendi che concentra l'attenzione sulla crescita sostenibile del dividendo annuo dell’8,5% per azione. Il dividendo aumenterà da 4,9 centesimi di euro (pagati nel 2017) a circa 6,3 centesimi di euro pagati nel 2020. Dal 2021, il Gruppo valuterà una nuova politica dei dividendi, essenzialmente basata su una percentuale del Risultato Netto (Pay-out Ratio).
La società conferma le stime relative all’EBITDA, ovvero 130 milioni di euro con intervallo -3% e +2%. L’Indebitamento Netto (comprensivo del fair value dei derivati) si dovrebbe attestare intorno ai 618 milioni di euro (basato sul tasso di cambio Euro/Sterlina di 0,91).
La proposta di dividendo 2016 di 4,9 centesimi di euro per azione non sarà influenzata dal risultato netto del 2016, che è atteso essere impattato negativamente da costi e accantonamenti una tantum, relativi al contenzioso con l’Agenzia delle Entrate e altre potenziali misure per i costi di riorganizzazione relativi al Piano Industriale. Il risultato netto 2016 è stimato raggiungere 13 milioni di euro prima di costi e accantonamenti una tantum.
Ottimo l'andamento del titolo a Piazza Affari: +4,16%.