(Teleborsa) - Preoccupato, ma non troppo. Il
Presidente dell'Europarlamento Martin Schultz parla alla radio dei temi più dibattuti del momento, dalla Brexit, alla
sopravvivenza di Schengen, non lasciando indietro neanche la questione del finanziamento dell'emergenza migranti.
In una intervista a Radio Anch'io, Schultz ha affermanto che non c'è un'europa a due velocità, ma piuttosto
"un'Europa a più velocità: c'è chi vuole entrare e chi vuole uscire". Questo ha offerto una sponda per
parlare della Brexit, in vista del
referendum di giugno sull'uscita dall'euro, ma il numero uno dell'assemblea di Strasburgo ha mostrato più preoccupazione per le questioni che attengono all'Eurozona.
Affrontato anche il
nodo dei migranti e del finanziamento dei Paesi che stanno gestendo l'emergenza. Schultz, a difesa della proposta italiana, ha ricordato che
Renzi ha proposto i "migration bond" non gli "eurobond", che è cosa ben diversa.
Poi, ha espresso la sua opinione al riguardo, affermando che i Paesi che devono gestire l'emergenza migranti hanno bisogno di fondi e che la Commissione europea ha fatto una
"buona proposta" introducendo la
penalità per chi chiude le frontiere. "Abbiamo una crisi perché un milione di migranti da distribuire tra 28 Paesi non sono un problema, ma lo diventano quando ci sono 20 Paesi che non li accettano".