(Teleborsa) -
La crescita globale resta ancora un miraggio, di fronte a un modesto recupero nelle economie avanzate e, a un'attività più lenta nei mercati emergenti.
E' quanto rileva l'
OCSE nel suo
Interim Outlook Economic spiegando che "i rischi sulla stabilità finanziaria sono considerevoli" e chiede "una
forte risposta collettiva per rafforzare la domanda".
Da sola la politica monetaria non basta, avverte l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, facendo eco a quanto affermato nei giorni scorsi dal
presidente della BCE, Mario Draghi, che
ha esortato i governi centrali a fare la loro parte, attraverso investimenti pubblici e una tassazione più bassa.
Per l'OCSE,
l'Eurozona rischia di rimanere intrappolata nella rete di una crescita bassa e, in una dinamica di bassa inflazione.
L'ente parigino stima ora una crescita del
PIL mondiale in espansione al 3% nel 2016 e al 3,3% nel 2017 con un taglio dello 0,3% in entrambi gli anni.
Quanto
all'Area euro l'economia si espanderà all'1,4% dal +1,8% precedente e, in particolare in
Italia, crescerà dell'1% ovvero 0,4 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti previsioni.
Per la
Cina, confermato un tasso di espansione del PIL al 6,5% quest'anno e del 6,2% nel 2017, mentre per gli
USA taglia le previsioni a +2% dal +2,5% precedente.