(Teleborsa) -
L'Iran difende il proprio diritto di aumentare la produzione di petrolio. Una posizione assunta da Teheran che rischia di complicare i tentativi da parte dei ministri del petrolio di Venezuela e Qatar di raggiungere un accordo con il
ministro iraniano Bijan Zanganeh e il suo omologo iracheno.
Alla
riunione odierna tra i ministri del petrolio, Teheran ha rifiutato il
patto di congelamento siglato ieri a Doha dall'Arabia Saudita con Russia, Venezuela e Qatar, per bloccare la produzione petrolifera ai livelli di gennaio. L'accordo è subordinato al parere favorevole di altri grandi produttori, e
già ieri l'Iran aveva fatto sapere di essere contrario al congelamento dell'output.
Tuttavia, il ministro del petrolio iraniano Zanganeh ha detto che "l'Iran appoggia l'Opec per mantenere i prezzi stabili", ma non ha precisato se congelerà la propria produzione. "Appoggiamo la cooperazione tra Opec e paesi non Opec. E' un passo positivo e noi lo sosteniamo" ha affermato Zanganeh.
Questa settimana, da Teheran è partita la prima petroliera verso l'Europa carica di
4 milioni di barili di petrolio.