(Teleborsa) - Le
politiche anti-austerity del governo socialista portoghese stanno causando pesanti attriti con Bruxelles. Lisbona ha così deciso di lanciare il guanto di sfida alla
troika, approvando il disegno di legge sulla finanziaria per il 2016 senza attendere il parere preventivo della Commissione europea. Dopo il via libera di ieri del Consiglio dei Ministri, il testo approderà oggi in Parlamento.
Proprio ieri Bruxelles ha ammonito il
Portogallo, uscito dalla crisi d'insolvenza del 2011 grazie ad un prestito finanziato dall'Unione Europea, di rivedere la bozza adottando più rigore nei conti pubblici, altrimenti il rapporto deficit/PIL resterà sopra il 3%, in particolare al 3,4% a fine anno, dal 4,2% del 2015.
A seguito delle pressioni di Bruxelles l'esecutivo di Costa ha rivisto al ribasso le sue stime sul deficit 2016 dal 2,6% al 2,4% e quelle sul PIL al +1,9% dal precedente +2,1%, valore giudicato troppo ottimista da Bruxelles.
Secondo il Commissario europeo per gli affari economici e monetari,
Pierre Moscovici, il governo portoghese "negli ultimi giorni ha presentato proposte che vanno nella giusta direzione, ma c’è ancora molto lavoro da fare".