(Teleborsa) - Si stabilizza la situazione sule
principali Borse mediorientali all'indomani del panic selling che ha portato molti listini a perdere fino al 7%.
A scatenare le vendite il
via libera di sabato all'accordo sul nucleare in Iran che permetterà a Teheran di tornare sul mercato energetico. Una prospettiva, questa, che spaventa gli altri produttori, già alle prese con un drastico calo della domanda e elevate speculazioni su un possibile eccesso di fornitura.
Ieri l'indice Tadawull All Share della
Borsa dell'Arabia Saudita ha lasciato sul parterre oltre 5 punti percentuali, peggiorando il già pessimo score degli ultimi 12 mesi (-31%) causato dal
deprezzamento del greggio.
Non hanno fatto meglio del piazze di
Abu Dhabi e
Dubai, entrambe in calo del 4%, mentre la Borsa del
Qatar ha perso il 7,2%.
L'unico listino a salvarsi dalle vendite è stato quello iraniano: l'
indice TEDPIX della Borsa di Teheran è infatti salito di quasi 1 punto percentuale.
Stamane l'emergenza sembra rientrata: tutte le Borse segnano cali frazionali.