(Teleborsa) - Dobbiamo essere pronti a far fronte al peggior scenario economico. Così il
primo ministro russo Dimitri Medvedev, mette in guardia su un possibile nuovo
calo dei prezzi del greggio, pur assicurando che al momento la situazione "è gestibile."
Parlando ad un forum economico a Mosca, Medvedev ha avvertito che "è necessario prepararsi al peggio se i prezzi del petrolio dovessero scendere ancora" e che "le possibilità dello Stato non sono infinite".
Intanto,
i prezzi del petrolio, dopo il crollo di ieri, sono tornati a salire, ma
le preoccupazioni restano, tanto che
l'OPEC è corsa ai ripari chiedendo un vertice straordinario, agli inizi di marzo.
A pesare sulle quotazioni di greggio sono le
cattive notizie provenienti dai mercati cinesi, anche se gli
ultimi dati commerciali di dicembre mostrano un leggero miglioramento della crescita delle esportazioni, che secondo gli analisti, potrebbe segnalare un aumento della domanda di petrolio.
Gli allarmi non finiscono qui. Con le quotazioni di oro nero sotto i 30 dollari al barile
un terzo dell'industria americana è a rischio di sopravvivenza. La doccia fredda arriva dal Wall Street Journal, che cita un report di
Wolf Research, secondo cui tutto questo potrebbe spingere al fallimento, o quanto meno a una drastica strategia di ristrutturazione, entro la metà del 2017.