(Teleborsa) - Il
Job Report diffuso oggi ha portato ai mercati una notizia positiva e una negativa. Quella positiva è che l'economia statunitense è abbastanza solida da reggere, per ora, l'onda d'urto causata da eventuale un rallentamento della Cina.
Quella cattiva è invece che la Federal Reserve potrebbe accelerare il ritmo dell'exit strategy, ossia l'uscita dall'era dei tassi di interesse a zero.
E' opinione sempre più diffusa che, in assenza di shock economici, la Fed potrebbe operare un
secondo rialzo del costo del denaro nel meeting del 15-16 marzo, quando saranno diffuse anche le nuove proiezioni economiche.
Escluse invece novità nell'incontro del 26-27 gennaio, anche perché troppo a ridosso con
quello di dicembre che ha dato il via al primo rialzo dei tassi dal 2006.
Oggi il Presidente della Federal Reserve di san Francisco,
John Williams, ha confermato in occasione di un discorso alla California Bankers Association che i rialzi saranno molto graduali.