(Teleborsa) - Ultimo miglio per la
Legge di Stabilità, che dovrebbe ottenere il via libera definitivo della Commissione e
approdare in Aula domani mattina, per essere licenziata dal Senato entro sabato e tornare poi alla Camera per una seconda lettura.
A Palazzo Madama già
si profila un voto di fiducia sul maxiemendamento del governo, che ricalca sostanzialmente il testo della commissione Bilancio, ma le modifiche apportate rispetto alla prima stesura sono minimali, in quanto gli
emendamenti riguardavano "dettagli" e non misure sostanziali. A confermare il calendario e la decisione di porre la fiducia è stato il Presidente della Commissione Bilancio, il senatore Pd
Giorgio Tonini, il quale ha ricordato che
la fiducia "è una prassi che ha una sua ratio".
Ecco le principali misure:
Casa. Questo è il capitolo su cui si è concentrata maggiormente la manovra, che di fatto
abolisce IMU e TASI sulla prima casa. A conferma di tutte le anticipazioni di questi giorni, gli emendamenti risolvono qualche dubbio e perplessità,
abolendo le tasse anche sulle case date in comodato ai figli o concesse in uso all'ex coniuge (posto che l'immobile sia l'unica proprietà). Esenzioni riconosciute anche sugli alloggi sociali o quelli dati in uso a forze dell'ordine e prefetti.
Sconto del 25% sull'IMU per chi affitta a canone concordato, mentre c'è un
giro di vite sugli affitti in nero, ovvero sui proprietari che concedono l'immobile in locazione facendo pagare una parte dell'affitto senza dichiararla.
Famiglia. Sarà finanziata dai maggiori introiti per il canone RAI, l'innalzamento del tetto per l'
esenzione agli over 75enni con un reddito fino a 8 mila euro dai 6.500 attuali. Una serie di misure riguarda poi le
famiglie con figli: congedo obbligatorio per i neo papà e estensione dei
vaucher per le baby sitter. Altre misure riguardano il diritto allo studio, l'istruzione ed il lavoro:
regime agevolato per i "cervelli" rimpratriati, risorse per le
scuole paritarie e fondi per i
libri scolastici, risorse aggiuntive anche per i
ricercatori universitari.
Il canone RAI in bolletta è fra le misure più popolari, ma le modifiche apportate riguardano "dettagli": pagamento a
rate nella bolletta elettrica da gennaio a ottobre, ad eccezione dell'anno prossimo quando i
l primo pagamento (anche delle rate arretrate) avverrà a
luglio.
Inserito nella manovra anche il cosiddetto
decreto "Salva-Regioni",
che è stata approvato di recente e punta a risolvere la delicata questione finanziaria delle Regioni in difficoltà finanziaria, evitandone il default.
I rinvii. Ancora una volta il
capitolo Sud è stato messo da parte a Palazzo Madama, rinviando la decisione alla Camera, a dispetto del parere della maggioranza. Le altre voci prorogate o bocciate riguardano: le
pensioni, la
sicurezza,
i
giochi, l'IVA agevolata sul
pellet ed una serie di altre misure proposte.