(Teleborsa) - La Russia potrebbe giocare un ruolo fondamentale nell'attività di contrasto all'Isis.
E' quanto convenuto da molti dei leader riuniti da ieri ad
Antalya, in Turchia, per il
G20 che proseguirà anche oggi. Un G20 che avrebbe dovuto
discutere di economia globale e "crescita robusta" e che, invece, si sta concentrando sul contrasto all'estremismo islamico alla luce degli
attacchi a Parigi di venerdì sera.
Ieri il Presidente del Consiglio europeo,
Donald Tusk, ha dichiarato che le
azioni militari della Russia in Siria stanno aumentando il flusso dei profughi in Europa perché mirate più contro gli oppositori di Bashar Assad che contro l'Isis.
Ma sia Tusk che i rappresentanti di Stati Uniti, Francia e, in generale, dell'asse occidentale, sanno che Mosca può giocare un ruolo fondamentale nella lotta al Califfato.
Per questo ieri il Presidente USA
Barack Obama e quello russo
Vladimir Putin, dopo un intenso faccia a faccia a margine del G20, si sono detti d'accordo sulla necessità di frenare l'avanzata degli estremisti islamici in Siria ripristinando la stabilità politica del Paese anche grazie al contributo dell'ONU.
Non solo: USA e Russia lavoreranno fianco a fianco nei raid aerei in Siria e Iraq.
Da sottolineare l'intervento del Presidente turco
Erdogan: nel discorso di introduzione ai lavori ha invitato i "Grandi" a
contrastare anche le forme di finanziamento del terrore.