(Teleborsa) - Utile netto a 240 milioni di euro nel 2020, con un "piccolo" ritorno alla profittabilità già dal prossimo anno. Coefficienti patrimoniali in forte miglioramento, sofferenze in calo.
Sono solo alcuni dei punti salienti del
Piano 2015-2020 di Veneto Banca presentato oggi dal neoeletto Amministratore Delegato Cristiano Carrus.
Si tratta di un Business Plan "
stand alone", ossia che presuppone che non si verificheranno fusioni o acquisizioni, che si colloca al servizio di un ampio progetto che prevede la
trasformazione in Spa, la quotazione in Borsa e l’aumento di capitale, tutti da concludersi entro la fine della prossima primavera.
Quanto alla performance operativa, l'
utile netto è atteso a 160 milioni nel 2018 e a 240 nel 2020. Carrus ha anticipato un "piccolo ritorno all'utile" di circa 10-15 milioni di euro già dal prossimo anno.
La
distribuzione di dividendi sarà intorno ai 49 milioni nel 2018 e 72 due anni più tardi.
I
crediti dubbi, oggi al 27%, dovrebbero scendere al 24% nel 2018 e al 20% nel 2020.
A livello patrimoniale, previsto un
CET1 sopra il 13% nel 2018 e al 16% tra cinque anni.
Il Piano industriale prevede inoltre la
chiusura di altre 60 filiali rispetto al piano precedente per un totale, a fine misura, di 130.
Ribadita inoltre l'intenzione di
vendere al più presto BIM.
L'AD ha poi comunicato che l'assemblea per la trasformazione dell'istituto in Spa è fissata per il 5 dicembre prossimo. Per quanto riguarda la quotazione a Piazza Affari la data è indicativamente collocabile tra gennaio e febbraio 2016.