(Teleborsa) -
La Russia ha detto di aver lanciato dei missili contro obiettivi dello Stato islamico in Siria. L’attacco è partito da navi da guerra nel
Mar Caspio, distante circa 1500 chilometri dai territori siriani.
La dichiarazione è stata rilasciata dal
ministro della Difesa Sergei Shoigu, specificando che quattro navi da guerra hanno lanciato
26 missili da crociera verso 11 obiettivi, distruggendoli.
Nel frattempo, le
truppe di terra siriane hanno lanciato un'offensiva sotto copertura aerea russa, come fanno rilevare gli stessi funzionari del governo di Damasco.
Allargando il discorso all'azione russa in Siria,
Mosca nega fermamente di aver colpito installazioni e presidi non appartenenti all’Isis, ma riconducibili ai ribelli verso il regime di Assad.
L'
Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra, ha riferito che "i combattimenti più intensi si svolgono da mesi nelle province di Hama e Idlib, dove si sono concentrate anche le missioni degli aerei russi”.
Quella odierna sembra essere la prima offensiva coordinata, tra Russia e Siria, da quando è iniziata la
campagna militare russa a sostegno del fedele alleato di Putin, Bashar al-Assad.