(Teleborsa) - Partenza debole per Wall Street, che si allinea alla
performance negativa delle Borse europee dopo la
chiusura positiva di venerdì.
A frenare gli investitori sono ancora una volta i
timori per un marcato rallentamento dell'economia cinese, oltre che la
cautela per le prossime mosse della Federal Reserve in materia di politica monetaria.
Nonostante la vetrina di Jackson Hole e
qualche dibattito tra falchi e colombe, la Banca Centrale americana si sta confermando ermetica.
Venerdì il vice Presidente
Fischer ha spiegato che è ancora presto per determinare cosa sarà deciso in occasione del meeting del FOMC del 16-17 settembre, aggiungendo però che la congiuntura attuale permette un rialzo dei tassi graduale e che al momento ci sono buone ragioni per pensare che l'inflazione accelererà nei mesi a venire.
Dal
fronte macroeconomico, in agenda il
PMI di Chicago e l'
indice Fed di Dallas.
Quello che sta per concludersi potrebbe essere ricordato come il peggior mese dal 2012 per le
equity, con oltre 5.000 miliardi di dollari bruciati.
Sulle prime battute il
Dow Jones lima lo 0,57%. Sulla stessa linea l'
indice S&P-500, che retrocede a 1.981 punti. Sotto la parità il
Nasdaq 100, che mostra un calo dello 0,27%, come l'S&P 100 (-0,5%).
Unica tra le Blue Chip del Dow Jones a riportare un sensibile risultato, buona performance per
United Health grazie ad un upgrade degli analisti.
Le peggiori performance, invece, si registrano su
United Technologies. Oggi Barclays ha tagliato il giudizio sul titolo da "overweight" a "equalweight" e il target price da 120 a 100 dollari.
Giù
Du Pont de Nemours e
Exxon Mobil.