(Teleborsa) -
RCS Mediagroup chiude il bilancio semestrale con un
risultato netto negativo per 95,4 milioni, in peggioramento rispetto al rosso di 70 milioni del primo semestre 2014, a causa di una serie di
oneri e svalutazioni.
I ricavi netti consolidati si attestano a 591,9 milioni di Euro, in calo del 3,1% rispetto ai 611,1 del 2014: il calo è attribuibile principalmente al trend di mercato della raccolta pubblicitaria e - in minor misura - al decremento dei ricavi editoriali diversi. I ricavi diffusionali sono rimasti pressoché stabili, mentre i ricavi pubblicitari sono calati del 5,9%. I ricavi delle attività digitali rappresentano il 13,6% dei ricavi totali di Gruppo.
L’EBITDA è negativo per 3 milioni, in miglioramento di 26,2 milioni rispetto al primo semestre 2014. Escludendo gli oneri netti di natura non ricorrente pari a 8,1 milioni nel primo semestre 2015, l’EBITDA risulterebbe positivo per 5,1 milioni.
Il risultato operativo (EBIT) è negativo per 85,5 milioni e si confronta con il risultato operativo negativo di 65,1 milioni relativo al primo semestre 2014. Il peggioramento è determinato da maggiori ammortamenti e svalutazioni.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 526,3 milioni di Euro (518,2 milioni al 30 giugno 2014 e 482,5 milioni al 31 dicembre 2014).
RCS prevede per l’anno 2015, ricavi consolidati sostanzialmente stabili rispetto al 2014, un EBITDA consolidato ancora in crescitaed un EBIT positivo al netto delle svalutazioni.
RCS ha poi confermato di aver proseguito ed intensificato le attività volte alla cessione degli asset "No Core", in particolare la
cessione della partecipazione in RCS Libri a Mondadori.
Infine, il gruppo ha
richiesto alle banche finanziatrici di avviare un percorso condiviso di
ridefinizione migliorativa dei termini e delle condizioni del
Contratto di Finanziamento.