(Teleborsa) - Anche il Kazakistan, come le "vicine" Russia e Cina, decide di affidare al mercato le sorti della propria moneta.
Oggi la Banca Centrale dell'ex Paese dell'Unione Sovietica ha annunciato la
liberalizzazione del tenge, che ora potrà fluttuare sul mercato valutario.
Il Premier kazako
Karim Massimov ha spiegato che ora le autorità guardano con attenzione l'inflazione piuttosto che il tasso di cambio, quindi non c'è motivo di imbrigliare la divisa domestica.
Secondo gli analisti
questa mossa è legata anche alla forte svalutazione delle monete dei principali partner del Kazakistan, lo
yuan e il
rublo.
Quest'ultimo ha quasi dimezzato il proprio valore sul dollaro negli ultimi 12 mesi a causa del
crollo del petrolio e delle
sanzioni imposte a Mosca dall'Occidente, ma anche per la
decisione della Banca Centrale russa di limitare gli interventi sul forex.
La scorsa settimana anche la Cina
ha aperto la strada alla liberalizzazione dello yuan, mossa che ha ricevuto il plauso del Fondo
Monetario Internazionale, che ha deciso di inserire la divisa cinese del paniere delle valute-riserva.
La decisione delle autorità di politica monetaria kazake ha avuto un
impatto immediato sul tenge, che in poche ore ha perso quasi un quarto del proprio valore sul dollaro.