(Teleborsa) -
La svalutazione dello yuan da parte della Cina è stata una mossa "sensata" dal punto di visto economico, è il frutto di una correzione tecnica volta a "migliorare il funzionamento del mercato".
Ne sono convinti gli esperti di
Standard and Poor's che vedono la decisione di dare maggiore flessibilità al tasso di cambio dello yuan sulle altre valute come "un tentativo di rispettare le condizioni poste dal
Fondo Monetario Internazionale cosicché lo yuan possa essere incluso al più presto nel paniere di valute SDR (special drawing rights) ovvero dei Diritti speciali di prelievo, che al momento include dollaro, euro, sterlina e yen.
Secondo l'agenzia di rating americana, la svalutazione dello yuan potrebbe "evitare un aumento dei rischi al rating sovrano" del Paese.
La Banca Centrale del Dragone ha operato oggi un nuovo aggiustamento al ribasso della banda di oscillazione della divisa domestica, pari all'1,6%, dopo il taglio del 2% deciso ieri.