(Teleborsa) -
Dal 2016 potrebbero salire in cattedra i docenti senza abilitazione: a sceglierli e a valutarli saranno i presidi che ne sanno meno di loro. E' quanto denuncia il sindacato della scuola
Anief, ricordando che
la riforma prevede una scelta quanto meno opinabile dei docenti a partire dall'anno venturo.
In quella data, infatti,
entreranno in scena gli organici potenziati ed il capo d’istituto potrà andare a “pescare” i candidati a lui più congeniali anche se solo in possesso del titolo studio.
Secondo il
Ministro Giannini "questo significa
uscire dalle griglie della didattica contabile, in cui si conta un'ora in più o un'ora in meno, della didattica solo frontale, degli insegnanti incardinati nelle materie, il cambiamento spaventa sempre tutti, soprattutto chi non vuole valutare ed essere valutato".
A queste affermazioni risponde
Marcello Pacifico, presidente Anief, affermando: "viene da chiedersi qual è il filo conduttore, se c’è, che ha portato a certe
scelte così incoerenti".
"Gli alunni saranno le prime vittime di questo pasticcio", prosegue il leader sindacale, notando anche che "si metteranno molti docenti in condizioni di disagio, perché saranno obbligati ad insegnare materie che conoscono non certo a fondo. E a giudicarli chi sarà? Una commissione tutt'altro che all'altezza, composta anche da studenti quattordicenni".