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Grecia, è il giorno della BCE

Economia
Grecia, è il giorno della BCE
(Teleborsa) - Il presidente della BCE Mario Draghi alle 14,30 di oggi terrà la solita conferenza di polita monetaria, focalizzando l’attenzione, ovviamente, sulla Grecia.

Ma cosa bolle nell’Eurotower? Quali saranno le opzioni che Draghi tirerà fuori dal cilindro per aumentare il sostegno alle banche greche?

Una decisione sul livello della liquidità di emergenza comunque arriverà, perché le banche greche, chiuse per oltre due settimane anche dopo il referendum e un severo controllo sui capitali hanno forzato il paese sull’orlo del collasso.

Eppure per riaprire i rubinetti della liquidità la BCE dovrà sentirsi sicura che il governo greco sia sulla buona strada per garantire il salvataggio dell’Unione europea e scongiurare il collasso.

I parlamentari greci hanno approvato pesanti leggi di austerità con un netto dissenso all’interno della coalizione governativa con il rischio di uno sfaldamento e la messa in minoranza dello stesso Tsipras.

La BCE ha bisogno anche di altra rassicurazione dalla Grecia e cioè che il rimborso delle obbligazioni in mano alla stessa Banca Centrale, per 3,5 miliardi, venga onorato entro il 20 luglio.

Se questi primi step saranno rispettati, la BCE potrà erogare 7 miliardi prestito ponte spillati dal Fondo Salva Stati che richiederà, peraltro, l'approvazione di tutti i 28 Stati membri dell'UE.

Ma come reagirà la BCE se la Grecia non sarà in grado di effettuare il pagamento del 20 luglio?

Il Consiglio direttivo della BCE avrà probabilmente poca scelta, tuttavia potrebbe ridurre se non addirittura ritirare, la liquidità di emergenza, se la Grecia non pagherà quanto dovuto. Se poi i negoziati verso l’approvazione del terzo pacchetto di salvataggio saranno ancora in corso, Draghi potrà ritirarsi e far crollare l’intero piano di bail-out greco.

Finora Draghi è rimasto in silenzio per quanto riguarda l'accordo globale, il che significa che tutti restano in attesa di conoscere le sue valutazioni, in particolare per ciò che riguarda la sostenibilità del debito greco.

Il Fondo Monetario Internazionale ha già chiesto una profonda ristrutturazione, con un incisivo haircut, del carico debitorio di Atene, sostenendo che l'economia greca è troppo devastata per essere in grado di portare con responsabilità il suo fardello.
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