(Teleborsa) - Quasi chiuso il sipario sulle
travagliate trattative per salvare la Grecia dal default, i riflettori si spostano su un altro negoziato altrettanto sofferto: quello sul
programma nucleare dell'Iran.Sono ormai due settimane che i rappresentanti di
Teheran e i cosiddetti "5+1" (ossia Cina, Francia, Russia, Regno Unito, Stati Uniti + Germania) sono a Vienna per l'
ultimo round di colloqui dopo ben
due anni di trattative.
A quanto pare, però, i continui posticipi della
deadline (
i negoziati sono ripresi lo scorso 30 giugno) non hanno portato i risultati sperati al punto che, stando alle dichiarazioni di funzionari europei,
molti dei presenti minacciano di abbandonare il tavolo se entro la mezzanotte di oggi non si troverà la quadra.La stessa Amministrazione Obama ha fatto sapere che se i partecipanti non riusciranno a trovare il modo di prevenire la corsa dell'Iran all'armamento nucleare, i due anni di negoziati cadranno nel vuoto.
Alti funzionari della Casa Bianca fanno sapere invece che
gli Stati Uniti non hanno fretta di firmare una soluzione definitiva e che l'alternativa potrebbe essere l'adozione dell'
accordo ad interim firmato con Teheran a fine 2013 che prevede il blocco di parte del programma nucleare iracheno in cambio di un alleggerimento delle sanzioni a carico dello Stato mediorientale.