(Teleborsa) - E' proprio vero: non tutti i mali vengono per nuocere.
La
crisi che sta colpendo la Grecia e mettendo in allarme l'intera economia mondiale sta facendo la fortuna di chi ha sempre sognato una
casa nella Penisola ellenica, magari su un'isoletta solitaria, ma non ha mai fatto il grande passo a causa dei costi elevati.
L’
interesse per le dimore in Grecia è cresciuto enormemente e, dal giorno seguente alla
proclamazione dell’ormai famoso referendum, se le
ricerche immobiliari effettuate da utenti in Grecia sono calate in media del 38%,
quelle arrivate dall’estero sono aumentate mediamente del 60%, ha calcolato
Immobiliare.it.
Nei 3-4 giorni seguenti alla proclamazione della consultazione popolare il
traffico dall’estero è cresciuto del 130%, per poi assestarsi ad un aumento medio del 50%, rimasto costante nei giorni seguenti.
Il
forte incremento delle consultazioni nei motori di ricerca di immobili ellenici da parte di utenti internazionali è dovuto al clamore legato alla
possibile uscita della Grecia dall’Euro e alle conseguenti
ricadute sul costo del mattone.
A quanto pare i
potenziali acquirenti più interessati ad un investimento immobiliare nel travagliato Paese dell'Eurozona sono i
russi: le loro ricerche sono aumentate del 244%. Seguono gli
italiani (+194%), i
francesi (+156%) e i
turchi (+105%).
Vi sono poi quei
Paesi tradizionalmente territorio di emigrazione greca, come gli Stati Uniti, l’Australia e il Canada.
C'è infine un popolo "insospettabile" - ma solo per il livello di reddito medio - al quale della casa in Grecia non importa assolutamente nulla: quello tedesco. Le richieste di info sulle case provenienti dalla Germania sono addirittura scese del 5%. Del resto, ultimamente non c'è molto feeling tra greci e tedeschi. Basta anche solo leggere le scritte sui muri delle città elleniche per capirlo...