(Teleborsa) - Avvio in forte ribasso per le principali borse europee dopo che il
referendum in Grecia ha segnato la
vittoria dei NO e quindi un rifiuto del piano europeo che fa crescere i timori di una uscita di Atene dall'euro. A sorpresa stamane è giunta la notizia che il
ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis si è dimesso per facilitare il premier ellenico nelle trattative con i creditori internazionali.
Sessione debole per sull'
Euro / Dollaro USA, che scambia con un calo dello 0,50%. Sostanzialmente stabile l'
oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 1.167,7 dollari l'oncia. Giornata negativa per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che continua gli scambi a 55,04 dollari per barile, in calo dello 0,86%.
Sensibile peggioramento dello
Spread, che raggiunge quota 161 punti base, aumentando di 15 punti base rispetto al precedente, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 2,34%.
Tra le principali Borse europee, si muove in ribasso
Francoforte, con un decremento dell'1,18%; sotto tono
Londra, -0,69%, mentre
Parigi, soffre un calo dell'1,38%.
A picco Piazza Affari, con il
FTSE MIB che accusa un ribasso del 2,28%.
In discesa a Piazza Affari tutti i comparti. Tra i più venduti della lista, sensibili ribassi si sono registrati sui settori
Banche (-3,06%),
Viaggi e intrattenimento (-2,88%) e
Servizi per la finanza, che ha segnato un calo di 2,70%.
Tutti i titoli ad alta capitalizzazione sono in perdita a Piazza Affari. Le peggiori performance si sono registrate su
Banco Popolare, che ha chiuso a -4,17%. Affonda
Banca Mps, con un ribasso del 4,14%. Nel risparmio gestito, crolla
Azimut, con una flessione del 3,31%. Vendite a piene mani su
Mediolanum, che soffre un decremento del 3,17%.
Perdite più contenute per
Fiat -1,48% dopo che il numero uno
Sergio Marchionne, venerdì scorso, ha
confermato i target 2015 e sottolineato di continuare a credere in una ripresa del mercato brasiliano.