(Teleborsa) - Autorevoli analisti dicono che
un ritorno alla Dracma in sostituzione dell’euro, potrebbe erodere del 40% il potere d’acquisto dei cittadini greci.
"Inizialmente ci sarebbe un sell-off di massa, che porterebbe ad un deprezzamento 30-40% della Dracma anche nei confronti del dollaro”, ha detto Neil Jones, responsabile commerciale per gli hedge fund di Mizuho Bank. "Con minimi storici per la Dracma”
Il
rischio della Grecia di lasciare o di essere costretta a lasciare l’euro zona, è stimato in crescita dopo che il primo ministro Alexis
Tsipras ha indetto un referendum sui termini richiesti dai creditori in cambio di aiuti finanziari.
Una valuta più debole può però aiutare l'economia greca a crescere, aumentando le esportazioni e incoraggiare gli investimenti dall'estero, ma su questo non è d’accordo Valentin Marinov, responsabile della ricerca sul mercato valutario della francese Credit Agricole. “I costi di finanziamento saranno strutturalmente più elevati per la Grecia, per questo crediamo che alla fine vorranno rimanere nell’euro”.