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Job Act, congedi parentali e maternità più lunghi

Economia, Welfare
Job Act, congedi parentali e maternità più lunghi
(Teleborsa) - I decreti attuativi del Job Act riservano buone sorprese per i lavoratori con figli. Uno dei decreti approvati ieri in Consiglio dei Ministri dopo il parere favorevole delle commissioni competenti, concede molto più tempo ai genitori che lavorano per seguire i figli, raddoppiando i tempi del congedo parentale facoltativo.

Il congedo con retribuzione al 30% passa da 3 anni a 6 anni, quello non retribuito da 8 a 12 anni. Inoltre, il decreto consente ai genitori di poter convertire il proprio impiego in un part-time al 50% ed alle donne che hanno avuto un parto prematuro di estendere il congedo di maternità oltre i 5 mesi previsti dalla legge. Sono queste le principali misure del decreto ad hoc sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Il CdM ieri ha approvato i primi due decreti - ha annunciato il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti - ma sono in preparazione altri quattro decreti, pronti ad essere inviati alle commissioni per una valutazione.

Fra le altre misure approvate ieri, sempre in tema di genitori che lavorano, vi sono la riduzione del preavviso al datore di lavoro per la richiesta de congedo (da 15 a 5 giorni), o la possibilità di usufruire del telelavoro, per le cure parentali, specificamente pensato per i privati e per la miriade di piccole imprese che popolano il tessuto economico italiano.

L'altro decreto concerneva gli ammortizzatori sociali, in particolare la disciplina della cassa integrazione: è stato fissato un tetto di 24 mesi alla CIG, (cui potrebbero aggiungersi altri 12 mesi si "solidarietà"), ma Poletti ha annunciato che vengono estese le tutele a 1,4 milioni di lavoratori, che sinora erano stati esclusi, avendo compreso anche le piccole imprese (quelle con più di 5 dipendenti). La disciplina degli ammortizzatori non è finita qui e il Ministro ha anticipato che un altro decreto potrebbe riguardare un "assegno di ricollocazione". Inserito anche una sorta di meccanismo "bonus /malus" per le aziende che usano la CIG, con uno sconto del 10% sulle aliquote per tutti ed un aumento dal 9% al 15% per chi la usa più di frequente.

Ancora nessuna disciplina per il salario minimo, in quanto Poletti ha spiegato che la sua introduzione anche in "via sperimentale" è stata rimandata ad altri decreti.

Nasce l'Agenzia del lavoro, istituita da uno dei quattro schemi di decreto inviati al Parlamento. Tale agenzia definirà "la programmazione ispettiva e le modalità di accertamento" e coordinerà anche gli ispettori dell'INPS e dell'INAIL. .


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