(Teleborsa) - "Non vendiamo Premium". A chiarirlo ancora una volta il
vicepresidente e Ad del gruppo Mediaset,
Pier Silvio Berlusconi, nel corso della presentazione dei nuovi palinsesti di Premium.
Con
Vivendi "ci siamo incontrati più volte per parlare di possibili collaborazioni future, di scenari di sviluppo. Con loro gli ambiti di collaborazione sono tanti ma su Premium vale lo stesso che per
Sky: se noi non siamo venditori con Sky non lo siamo neanche con Vivendi".
Mediaset, inoltre, non ha alcuna trattativa su tavolo per la pay tv con Sky. "Con Sky non c'è nessuna trattativa aperta, anche se abbiamo buoni rapporti con la famiglia Murdoch", ha spiegato Pier Silvio Berlusconi.
Il top manager ha poi dichiarato che la società sta lavorando per sbarcare sul
satellite, magari entro i primi tre mesi dell'anno prossimo. "Stiamo lavorando ad un'offerta sempre più ampia, perché pensiamo che la nostra offerta deve essere presente su tutte le piattaforme. Siamo già con i canali gratuiti sul satellite ed è molto probabile che a breve si faccia un'offerta anche di contenuti premium, cioè di qualità, sul satellite, è un progetto a cui stiamo lavorando, quindi è molto probabile che sia così".
Relativamente alla notizia dell'
arrivo di Netflix in Italia, Pier Silvio Berlusconi non si sente affatto minacciato. "Per i prezzi noi non vediamo
Netflix come nostro concorrente diretto. Il nostro core business è la tv free e generalista, certo facciamo anche la pay, che è un nuovo business per generare nuovi ricavi, ma non ci sentiamo cosi minacciati dall'arrivo di Netflix, con tutta la nostra offerta on demand disponibile, 6mila titoli e 2mila film è un'offerta senza paragoni. Non ci sentiamo così in competizione", ha ribadito il manager del Biscione.
Buone le
previsioni per la raccolta pubblicitaria: quella di maggio è stata leggermente positiva mentre a giugno la crescita sarà più decisa. "Sulla pubblicità facciamo meglio dei concorrenti. Ci sono segnali positivi per maggio, con un piccolo segno più, e giugno sarà ancora meglio", ha spiegato Pier Silvio Berlusconi.