(Teleborsa) - Dalle preoccupazioni per la situazione greca alle considerazioni sulla ripresa economica, passando per i progetti di bad bank.
Come ampiamente atteso,
Ignazio Visco non lesina contenuti nelle attese "Considerazioni finali" illustrate durante l'Assemblea annuale della Banca d'Italia.
Secondo il Governatore di Palazzo Koch, il
riacutizzarsi della crisi greca "ha avuto ripercussioni finora limitate" sui titoli di Stato dell'Area Euro, ma il prolungarsi di incertezza e trattative
alimenta "tensioni gravi, potenzialmente destabilizzanti".
Quanto all'
Eurozona, la crescita si sta rafforzando e continuerà a farlo anche il prossimo anno in buona parte grazie al
sostegno della politica monetaria. Tuttavia, ha spiegato, permangono dei rischi esterni di una ripresa meno solida e in generale "la politica monetaria da sola non può garantire una crescita duratura ed elevata". Per questo è necessario
rilanciare gli investimenti, e per farlo serve "un
ragionevole utilizzo dei margini di flessibilità esistenti".
I
timori di deflazione si sono ridotti, ma gli effetti positivi del
programma di quantitative easing fin qui osservati non devono indebolire la determinazione nel portalo avanti. Sono, anzi, una conferma della necessità di condurlo a compimento".
E l'Italia? Anche nel Bel paese la
ripresa economica è cominciata e si rafforzerà nei prossimi trimestri. Non mancano segnali positivi dal
fronte occupazione, con il mercato del lavoro che si orienta verso contratti più stabili anche se c'è il rischio, soprattutto nel Mezzogiorno, che la ripresa non sia in grado di generare occupazione nella stessa misura in cui è avvenuto in altri momenti di uscita da una recessione.
Inoltre, per far sì che la ripresa si consolidi, è necessario
accelerare le riforme strutturali in grado di assicurare la creazione di nuovo reddito, nuova domanda e nuove opportunità, ammonisce Visco, ribadendo
quanto detto dalla Banca Centrale Europea negli ultimi Verbali, concetto poi
ribadito a voce dal Presidente dell'Eurotower Mario Draghi.
Il Governatore di Bankitalia ha poi plaudito alla
riforma delle banche popolari, che "faciliterà lo svolgimento efficiente dell'attività di intermediazioni creditizia in un mercato reso più competitivo dall'Unione bancaria", e
sollecitato la creazione di una bad bank, su cui i
l Governo sta lavorando da settimane.
"Lo sviluppo di un mercato secondario dei crediti deteriorati, oggi pressoché inesistente, contribuirebbe a riattivare appieno il finanziamento di famiglie e imprese", ha spiegato aggiungendo che Bankitalia sta collaborando con il Governo in questo senso.
Quanto ai
conti pubblici italiani, secondo il numero uno di Via Nazionale ha dichiarato che sono in regola anche grazie alla riforma delle pensioni.