(Teleborsa) - I creditori della
Grecia dicono che la
riforma delle pensioni deve essere una priorità assoluta per Atene, lasciando la porta aperta a compromessi su altre questioni, come le proposte di un salario minimo.
Se il primo ministro
Alexis Tsipras potesse offrire impegni sufficienti per rivedere il programma previdenziale greco, uno dei più grandi ostacoli per Atene in sede di trattative, per poter beneficiare dell'aiuto del
Fondo Monetario Internazionale, i creditori potrebbero mostrare clemenza sulle loro richieste ed andare anche oltre quella del salario minimo.
"Il sistema pensionistico appare insostenibile e necessita di riforme", ha detto
Guntram Wolff, direttore del gruppo di Bruegel, un “think tank” europeo, basato su dati della Banca dei regolamenti internazionali, di Bruxelles. "Se non si riforma e si pretende la
riduzione del debito, si sta chiedendo in sostanza, che i partner europei finanzino un sistema pensionistico insostenibile."
Il dibattito sulle pensioni, sui salari e sugli altri punti controversi, fa comunque trasparire un tono lievemente ottimistico.
“Un accordo potrebbe essere possibile nelle prossime settimane” ha detto ieri il Commissario Economico Ue
Pierre Moscovici, al Senato francese.
Martedì il cancelliere tedesco
Angela Merkel aveva detto che “la Grecia ha tempo fino alla fine del mese per giungere ad una soluzione con i suoi creditori”
…ma intanto Atene “buca”, uno dopo l’altro, i rimborsi al Fondo Monetario Internazionale.