(Teleborsa) - Moody's cambia decisamente opinione sulle prospettive a breve termine dell'Eurozona rispetto a
gennaio, quando temeva una nuova recessione.
Nell'ultimo
Global Macro Outlook report l'agenzia di rating ha spiegato che l'
indebolimento dell'euro e le
basse quotazioni del greggio dovrebbero dare una
spinta all'economia dell'Eurozona, vista in crescita dell'1,5% sia quest'anno che il prossimo.
Si tratta di
stime leggermente meno ottimiste di quelle della Commissione Europea che nel
Report di Primavera ha indicato, per il 2016, un PIL all'1,9%.
Tuttavia restano elevate
incertezze sull'esito delle negoziazioni tra la Grecia e i creditori internazionali e sulla
permanenza di Atene nell'euro, spiega Moody's.
Ad ogni modo la
Grexit, che non è lo scenario principale per l'agenzia americana, avrebbe un i
mpatto molto negativo sulla Penisola ellenica. Decisamente
limitate, invece, le potenziali conseguenze sugli altri Paesi dell'Area Euro grazie alla forte riduzione dei legami commerciali e finanziari con la Grecia e alla maggiore abilità della Banca Centrale Europea di rispondere agli shock finanziari.
Quanto al
resto dell'economia globale, secondo Moody's la robusta crescita degli Stati Uniti e la maggiore stabilità finanziaria produrranno un'accelerazione della crescita nel 2016.
Per i
Paesi del G20 l'agenzia di rating conferma un PIL in aumento del 2,8% nel 2015, del 3% nel 2016.
Stime invariate anche sulla
Cina (PIL in rallentamento al 6,8% quest'anno, al 6,5% il prossimo rispetto al 7,4% dell'anno precedente), mentre gli
Stati Uniti dovrebbero riportare una crescita del 2,8% sia quest'anno che il prossimo.