(Teleborsa) -
La Grecia e i suoi creditori internazionali restano sulle loro posizioni, ancora distanti per pensare ad un accordo imminente, mentre si lavora alacremente in sede nel tentativo di evitare un
default oramai prossimo.
Nei colloqui di giovedì non era ancora chiaro quale delle due parti avrebbe fatto progressi sufficienti per concludere un accordo prima dell’
11 maggio, giorno in cui è programmata la riunione dei ministri delle finanze della zona euro, in cui verrà fatto il punto della situazione sull’intera vicenda.
"Le parti stanno lavorando sodo ed è l’unica cosa certa ad oggi”, ha detto il ministro delle Finanze olandese e presidente dell'Eurogruppo,
Jeroen Dijsselbloem, ai giornalisti incontrati venerdì a L'Aia. “Alla fine, tuttavia, dobbiamo annotare ancora l’assenza di risultati”.
Il primo ministro greco
Alexis Tsipras ha detto che è fiducioso di chiudere in tempo i negoziati, anche se il suo governo ha inviato segnali contrastanti sulla sua disponibilità a concordare le riforme previste nell'ambito del piano di salvataggio di 240 miliardi di euro
Nell’imminenza di una serie di
pagamenti per un totale di circa 1 miliardo di euro, al Fondo Monetario Internazionale, che dovranno essere saldati tra il 6 e il 12 maggio, la Grecia spera in una risoluzione positiva dei negoziati, per consentire alla Banca Centrale Europea di ripristinare, per il paese ellenico, l'
accesso alla liquidità erogata dal suo sistema bancario, ma coordinata dalla stessa BCE in base a requisiti patrimoniali ben precisi.