(Teleborsa) - L'Unione Europea deve agire con urgenza anche a livello politico per affrontare la
questione dell'immigrazione e del contrabbando di vite umane nel Mar Mediterraneo.
Così si è espressa l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
Federica Mogherini, al termine della
riunione straordinaria dei Ministri degli Interni e degli Esteri svoltasi ieri pomeriggio dopo l'
ennesima tragedia di immigranti nel Mediterraneo costata la vita a centinaia di persone.
I rappresentanti delle istituzioni hanno convenuto innanzitutto sulla necessità che sia
risolta l'attuale crisi in Libia, fornendo il supporto per la creazione di un Governo di unità nazionale.
In secondo luogo, hanno
puntato il dito contro i trafficanti di uomini mettendo nero su bianco alcune
azioni per contrastarli. Tra queste, il
rafforzamento dei presidi UE in Nigeria, importante via di accesso verso le coste libiche, la
distruzione delle cosiddette "carrette del mare" (qualcuno ha chiamato in causa i droni per svolgere questo lavoro), il potenziamento dei programmi
Triton e
Poseidon con più fondi, maggiore copertura e più collegamenti, e il rafforzamento di
Frontex. Bruxelles si sforzerà inoltre di
proteggere i rifugiati, cosa che richiederà la cooperazione dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR).
La parola passa ora ai Capi di Stato e di Governo europei, che si incontreranno
giovedì a Bruxelles per il
Consiglio europeo straordinario indetto proprio per affrontare la gravissima questione degli sbarchi di immigrati sulle coste italiane, greche e maltesi.