(Teleborsa) - Da giugno circa
due milioni di pensionati potrebbero vedersi arrivare l'assegno INPS il 1° di ogni mese invece che il 10 del mese come attualmente succede.
L'
ipotesi di cambio date era stata anticipata dal
Presidente dell'INPS, Tito Boeri, nel corso di un briefing con i giornalisti per illustrare i contenuti e le modalità operative del piano “La mia pensione”, e poi ripresa dal
Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti che tuttavia ha chiarito: "sul pagamento delle pensioni il 1° del mese, è una proposta che è stata fatta ma non c'è ancora nessun atto", ha detto il ministro aggiungendo che "è un tema che ha bisogno di un intervento normativo, vedremo anche i veicoli normativi che ci consentono di farlo, sempre che non sia possibile farlo attraverso un atto amministrativo, stiamo valutando anche questo".
"Stiamo lavorando a tappe forzate con le banche e le poste per anticipare il pagamento delle pensioni al 1° del mese" aveva spiegato
Boeri, nel corso dell’incontro-stampa. Il numero uno dell'ente di previdenza ha sottolineato che "l'operazione significa per l'
INPS avere maggiori spese in termini di interessi, ma è in corso una trattativa per una riduzione del costo unitario dei bonifici". E' "un'
operazione neutra per le banche e per lo Stato" - ha aggiunto Boeri -
che va a vantaggio dei pensionati".