(Teleborsa) - Con il
varo del nuovo documento di economia e finanza (Def) da parte del Consiglio dei Ministri torna in auge il
dossier privatizzazioni con alcune novità.
Secondo quanto anticipato da
Il Sole 24 Ore,
nel 2015 saranno ufficialmente tre le società privatizzate: Poste Italiane, Enav e
STMIcroelectronics, mentre sembrerebbe tramontata l'
ipotesi di dismettere le azioni di ENI, di cui il Tesoro possiede il 4,34% del capitale.
Per quanto riguarda
Poste e
Enav, la bozza del DEF avrebbe messo nero su bianco che la cessione delle loro quote in mano allo Stato avverrà nel 2015 e che lo slittamento rispetto ai piani iniziali, che prevedevano la privatizzazione nel 2014, è dovuta principalmente al cambio del management e alla complessità delle relative operazioni.
Da rilevare che
Enav non ha ancora un Amministratore Delegato e che ultimamente si sono moltiplicati i rumors sulla nomina del nuovo top manager.
La novità riguarda soprattutto
STMicroelectronics: il Def avrebbe infatti svelato che nel rispetto degli impegni parasociali con l'azionista francese (visto che ST Holding, cui fa capo circa il 27,5% di STM, è posseduta per il 50% dal Ministero dell'Economia italiano, per il 50% dal Governo d'oltralpe),
la quota del produttore di chip può essere ceduta solo ad un soggetto pubblico e che tale soggetto è individuato nel
Fondo strategico italiano o nelle sue controllate.
Sembra che il MEF stia lavorando per portare a termine la cessione, che dovrebbe fruttare circa 800-900 milioni di euro, entro giugno.