(Teleborsa) -
Pirelli si avvia a vivere un nuovo sostanzioso riassetto che potrebbe concludersi con il lancio di un'Offerta pubblica di acquisto e, forse, il delisting.
Stamane
Camfin, che controlla oltre il 26% del colosso dei pneumatici, ha confermato le
indiscrezioni circolate ieri affermando in una nota, trasmessa su richiesta di Consob, che sono
in corso trattative con un partner industriale internazionale per un’operazione relativa alla partecipazione detenuta da Camfin in Pirelli.
Queste trattative, spiega, sono "finalizzata a garantire stabilità, autonomia e continuità nel percorso di crescita nel tempo del Gruppo
Pirelli che manterrebbe gli headquarter in Italia".
In particolare, l’operazione, i cui elementi sono ancora in corso di negoziazione, comporterebbe il
trasferimento dell’intera partecipazione detenuta da Camfin ad un prezzo di euro 15 per azione
a una società italiana di nuova costituzione, controllata dal partner industriale internazionale con un contestuale reinvestimento di Camfin in detta società.
Una volta perfezionatosi tale trasferimento (subordinato al via libera delle autorità di mercato competenti), verrebbe
lanciata un’
offerta pubblica di acquisto sulla totalità delle azioni di Pirelli.
Sempre stamane e sempre a proposito dei rumors che stanno agitando il mercato, Pirelli ha reso noto "di non essere stata fino ad oggi destinataria di alcuna comunicazione formale circa il lancio di offerte pubbliche di acquisto".
Resta ora da chiarire l'
identità del socio estero: la giapponese Yokohama e la coreana Hankook hanno negato qualsiasi coinvolgimento nell'operazione, pertanto ora l'attenzione si punta sulla China National Chemical Corporation.