(Teleborsa) -
Standard & Poor's ha deciso: in questo momento il debito in valuta estera della Russia è
"spazzatura" con
outlook negativo, cosa che non esclude un ulteriore peggioramento nei mesi a venire.
L'agenzia di rating statunitense, che già
ad aprile aveva dato una prima sforbiciata al rating russo, non ha avuto dubbi nell'emettere il fatidico verdetto sul primo esportatore di petrolio al mondo.
Il Governo non è stato in grado di contrastare in maniera opportuna gli effetti delle
sanzioni imposte a Mosca dall'Occidente per il suo coinvolgimento del conflitto ucraino e il
crollo delle quotazioni del greggio, dunque ora il rating dell'ex enfant prodige ne paga le conseguenze, portandosi al livello di Stati quali la Bulgaria e l'Indonesia.
Il taglio del giudizio ha penalizzato anche il
rublo, già provato da
mesi di vendite a piene mani, e la
Borsa russa. L'indice
Micex che comprende i 50 titoli più liquidi tra le principali emittenti russe ed è denominato in rubli, sta contenendo le perdite entro lo 0,16% ma l'indice
RTS, che è uguale al Micex ma è
denominato in dollari, sta affondando con un -2,59%.
S&P è la prima agenzia di rating tra le "grandi" ad essersi espressa sulla Russia. E' probabile che a breve arrivino anche i giudizi di
Fitch e
Moody's.