(Teleborsa) - "La ripresa nella zona euro sta perdendo impulso, la crescita del PIL si è fermata nel secondo trimestre, le informazioni sulle condizioni economiche ricevute durante l'estate sono state più deboli del previsto": questo il quadro economico dipinto oggi al Parlamento UE dal presidente della
Banca Centrale Europea (BCE), Mario Draghi.
Secondo il numero uno della BCE i rischi sulle prospettive di crescita di Eurolandia "sono chiaramente al ribasso".
La situazione geopolitica, ha spiegato poi Draghi, frena lo slancio agli investimenti delle aziende mentre "i rischi di riforme strutturali insufficienti pesano sugli investimenti".
Prima di parlare delle
recenti mosse messe in atto dalla BCE, il governatore della Banca Centrale ha voluto ricordare che la BCE ha lottato con successo contro la sfiducia nell'euro e che ha fatto molto negli ultimi 3 anni per la stabilità dei prezzi.
Draghi ha così ricordato che l'
inflazione resterà bassa nei prossimi mesi e che un aumento "graduale" si vedrà solo nel 2015-2016.
La Banca Centrale Europea, ha assicurato il governatore, è pronta a usare ulteriori
strumenti non convenzionali ed è anche pronta a "variare la mole degli strumenti" non convenzionali se fosse necessario a scongiurare i rischi di un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato.