(Teleborsa) - Nelle ultime due settimane i titoli di Stato delle principali piazze mondiali hanno registrato il più grosso calo degli ultimi 14 mesi, su
voci insistenti che la Fed cambierà la sua politica sui tassi di interesse, entro breve tempo.
L’indice dei titoli governativi mondiali, elaborato da Bloomberg, è sceso del 2,2% dal 29 agosto, la peggiore decade dal giugno 2013. Modelli statistici appositamente elaborati indicano in
oltre il 61% le probabilità che la Banca Centrale statunitense aumenti il tasso di riferimento entro i prossimi 9 mesi, dal 53% del mese scorso. I rendimenti sul
Treasury Note a 10 anni, punto di riferimento per i tassi corporate e di debito in tutto il mondo, è salito di 15 punti base al
2,61%, nell’ultima settimana. Il più grande balzo settimanale nel corso dell’ultimo anno. I titoli decennali con tasso 2,375% e scadenza agosto, ha segnato un prezzo sotto la pari a 97,9375.
"L'attenzione del mercato è rivolta alla
riunione della Fed del 16 e 17 settembre e la percezione generale è quella di un cambio di atteggiamento del board, per quanto riguarda il prossimo futuro" , ha detto Gary Pollack, responsabile del trading sul fixed income presso la filiale di New York della Deutsche Bank. "L'economia sta andando un po’ meglio ed è possibile che la Fed alzi i tassi già da questa settimana".