(Teleborsa) - Si appesantiscono le buste paga degli italiani a
giugno, anche se non per tutte le categorie. Secondo l'ultima rilevazione dell'ISTAT, nel periodo in esame l'
indice delle retribuzioni contrattuali orarie è aumentato dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell'1,2% nei confronti di giugno 2013.
Nei
primi sei mesi del 2014, invece, la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2013.
Resta alto il gap tra i
principali macrosettori: mentre i dipendenti del settore privato hanno visto migliorare le retribuzioni dell'1,4%, per quelli della pubblica amministrazione si è verificato l'ennesimo nulla di fatto.
I
settori che a giugno presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono telecomunicazioni (3,1%), gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3%) ed estrazione minerali (2,9%). Si registrano variazioni nulle nel settore edile e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
Tra i
contratti monitorati dall'indagine, nel mese in esame è stato recepito un solo accordo e nessuno è scaduto.
Pertanto alla fine di giugno, la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 61,4% nel totale dell'economia e del 50,1% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 30,3 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 16,5 mesi per quelli del settore privato.