(Teleborsa) - Bruxelles alza il tiro sull'efficienza energetica, inserita nel piano di coesione, che fissa anche dei target per l'occupazione e la competitività.
Alla fine di un lungo negoziato, la Commissione europea ha fissato il nuovo target di risparmio energetico al 30%, ben oltre il 25% ipotizzato e necessario per conseguire una riduzione del 40% delle emissioni di CO2 entro il 2030.
Secondo il Commissario all'energia Gunther Oettinger, questo obiettivo completerà il
"pacchetto clima-energia" per il 2030, presentato a gennaio scorso, e stimolerà investimenti in tecnologie per il risparmio energetico.
Il nuovo piano per l'efficienza energetica include una serie di misure a favore delle imprese e consumatori (taglio delle bollette), ma anche un aumento della sicurezza energetica ed una riduzione della dipendenza dalle importazioni di gas.
L'obiettivo del 30%, in realtà, si basa sui risultati già raggiunti: le costruzioni nuove utilizzano la metà dell'energia di quelle del 1980 e l'industria usa il 19% in meno di energia rispetto al 2001. Questo è uno dei motivi per cui il piano dell'UE ha ricevuto qualche critica da parte delle lobby interessate, che ritengono l'obiettivo anche piuttosto modesto, rispetto alle sollecitazioni dell'Agenzia internazionale dell'energia.